Esempio di estrazione misure 3D
Devo disporre di una immagine e di una misura nota. Sull'immagine devono
essere visibili rette orizzontali e verticali. Risultati ottimali si
ottengono con grandangoli e con inclinazione della fotocamera di 15° gradi rispetto all'oggetto.
1.Usando il programma ripasso tre segmenti verticali e tre
orizzontali per ognuna delle due direzioni rosso-verde (tra loro perpendicolari).
Ho finito la prima fase e posso lanciare il calcolo che porterà alla
determinazione dei punti di fuga e di conseguenza alla soluzione dei parametri
della prospettiva.
2.Scelgo un punto come origine del sistema di riferimento 3D
ed indico quale segmento ho misurato specificandone gli estremi. Mentre
eseguo questa operazione il cursore è collegato con l'origine da
segmenti tratteggiati che mi aiutano a percepirne la posizione corretta
3.Sono pronto a misurare qualsiasi segmento di cui riesca
a raggiungere gli estremi. Ad esempio la diagonale A-B (che non giace
su nessun piano coordinato). Mi porto sul punto A spostando il
cursore; i segmenti tratteggiati mettono in evidenza che il cursore
giace sul piano a cui appartiene anche l'origine.
Sposto ora il mouse fino allo spigolo della facciata contenente l'origine
e da qui ruotando la rotella del mouse mi porto sino all'estremo B.
Mentre aziono la rotella, appare un terzo segmento tratteggiato di colore
verde che mi permette di capire che il movimento sta avvenendo lungo
la terza dimensione.
Possono essere misurati tutti i segmenti i cui estremi risultano
raggiungibili coerentemente alla prospettiva dal cursore di puntamento,
indipendentemente che giacciano o meno, su piani coordinati.
Le precisioni raggiungibili dipendono dalla fotocamera e dalla qualitą
dell'obbiettivo oltre che dall'angolazione tra fotocamera e oggetto, ma
possono attestarsi senza difficolta sull'ordine di 1/1000 o pił, ossia
1 cm ogni 10 m della lunghezza del segmento misurato. E' il modo operandi
pił flessibile e pił veloce per chi deve produrre prospetti o estrarre misure
senza fornire informazioni materiche, prescindendo dal raddrizzamento.
Tutte le misurazioni effettuate possono essere elencate e stampate incolonnate
in tabella o sovrapposte all'immagine. Tale metodo permette inoltre di avere
le coordinate degli estremi dei segmenti misurati, rispetto all'origine scelta
e di misurare la distanza tra un punto indicato e la posizione di presa.