Test correzione distorsione radiale obbiettivo.
Al fine di valutare quantitativamente e qualitativamente l'algoritmo semplificato di
correzione della distorsione,
si riportano i risultati di uno dei vari test condotti.
Nel caso specifico una foto ottenuta con fotocamera amatoriale di
discreta qualità è stata usata per stimare
la distorsione radiale prodotta dall'obbiettivo. La distorsione è
espressa secondo l'ISP regulation, fornendo quindi
i classici parametri R0; A1; A2. La stima è stata ottenuta per mezzo di
un software non commerciale che l'autore stesso
utilizza per la calibrazione delle fotocamere.
Caratteristiche fotocamera:
Nikon 8400 sensore 8.80x6.60 mm
Risoluzione 8Mpxl/lunghezza focale 24mm (equivalenti)
Si riportano i dati ottenuti dalla calibrazione pre-correzione
Sono evidenti i segmenti dei residui che mostrano l'andamento tipico della
distorsione a barile.
Tale immagine è stata poi corretta mediante il metodo implementato nel
software TriDmetriX e l'immagine così trattata,
nuovamente analizzata per valutarne la distorsione residua.
Come si può notare dalla tabella, dal grafico e dall'immagine la differenza
è sostanziale e si attesta su un ordine di grandezza
rispetto al primo termine della funzione
dr=A1*r(r2-R02) + A2*r(r4-R04).
Nell'immagine, la scala grafica dei residui non è stata modificata; anche visivamente,
pertanto è possibile costatare come la correzione raggiunga un livello tale da rimuovere
quasi completamente la distorsione. La tabella ed il grafico ci permettono
una valutazione quantitativa.
Dalla tabella si vede che i valori massimi si sono ridotti sino a circa 90 volte.
Il modulo del vettore correzione radiale dr, dopo la correzione non è mai più
grande di 2 millesimi di millimetro (2 micron) contro i 179 millesimi pre-correzione. Tale
residuo di distorsione equivale, per la fotocamera in esame, a circa un pixel.
Altro aspetto importante è notare che la correzione è efficace su tutta la dimensione
del sensore, portando ad uno schiacciamento del grafico sull'asse delle ascisse.